Libro aperto agli amici


Vittorio Sereni, la Shoah come sottofondo

Le poesie di uno dei maggiori letterati del Novecento italiano su Germania e Olanda dopo lo Sterminio, tratte dalla sezione Apparizioni e incontri del testo Gli strumenti umani.

 

Poesie proposte da Manuela Magurno nella sua tesi di Laurea Lettura de "GLI STRUMENTI UMANI" di Vittorio Sereni, UniCal, A.A. 2006-2007

 

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Il Feudo del Pantano e di Acquappesa

di Leonardo Iozzi

Ringrazio Leonardo Iozzi per avermi permesso di arricchire il sito con questo lavoro certosino tra gli archivi dell'Abbazia di Montecassino, di rilevanza storiografica per una querrelle che ha toccato anche punti polemici nel testo di Francesco Samà Aqua Appensa. La chiave della memoria. Storia e architettura religiosa ad Acquappesa, CittàCalabriaEdizioni, Soveria Mannelli 2003 (p. 70).

 

L'argomento riguarda la dipendenza del territorio chiamato Pantano, sito attualmente in Acquappesa, da Cetraro.

 

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Il cestino della speranza

25 aprile, Festa della Liberazione. Una testimonianza raccolta da Emerita Cretella

La storia di Ottaviano Pieraccini raccontata dalla figlia Nina

 

Nina, anzi Ninani, come amava chiamarla suo padre Ottaviano Pieraccini in un tenero gioco di parole, aveva sei anni quando lo vide per l’ultima volta : «Ricordo ancora chiaramente il babbo che guardava in alto, verso un palazzo vicino dove io e la mamma ci affacciavamo quando i detenuti cortile del carcere di San Vittore uscivano per l’ora d’aria. Il portiere del palazzo, che sapeva quando uscivano i detenuti, ci faceva salire nel terrazzo così potevamo vederlo. La volta dopo però dal cortile le guardie cominciarono a sparare in aria, qualcuno forse ci aveva notato . Da allora non l’ho più rivisto».

 

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La strage dei calabro-valdesi. Un olocausto dimenticato e sappiamo perché!

di Francesco Cirillo

Sappiamo tutto sull’olocausto degli ebrei, tutto sulle foibe, ma niente sull’olocausto degli zingari rinchiusi e gassificati negli stessi campi di concentramento degli ebrei, niente sull’inquisizione cattolica, niente sulle stragi compiute contro i Valdesi. Il prossimo 5 giugno è il giorno della memoria di una di queste stragi. Una strage di migliaia di uomini,donne ,bambini, avvenuta proprio nella nostra regione e dimenticata dai Papi  recenti. Non una parola venne detta da Papa Woitilia in visita a Paola qualche anno prima di morire ,e beatificato in tutta fretta, men che mai da Papa Benedetto recentemente giunto a Lametia terme a benedire il popolo calabrese. Si tratta della strage dei valdesi avvenuta il 5 giugno del 1561 a Guardia Piemontese. Se c’è una prova della grande tolleranza del popolo calabrese questa è proprio nell’accoglienza data ai valdesi in fuga da tutta Europa. Ne arrivarono a migliaia fin dal 1200 e si stabilirono tutti in terre di proprietà del Principe di Fuscaldo, Del Poggio, nobile Lombardo, ghibellino. 

 

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Rimorsi

di Gianfranco Aloe

Ascolti nel buio implorante stridio,
voci lontane, risonar di rimorsi,
dagli abissi un ritorno inatteso.
Ascolti disperati gemiti umani
assillo e tormento per cerberi ingordi
lor negato l’accesso, lasciati perire.
Mai rondini in festa in cerca di sole
migranti dai bisogni sospinti, stormi in volo
bersaglio facile di tardivi, adulteri spassi.
Pulsioni nel mondo dei balli di un tempo
Mai sazia la fame antica e la libertà mancante,
mai placa l’arsura perenne e di civiltà.
Finir come mosche o patir la ventura,
forzati su guscio di noce, ardita la sfida
respinti alla meta, incubo il sogno svanito.
Falso richiamo, il rifugio mostrava
scorto nell’etere, un mondo speciale
frodati e martiri, un inganno globale…

 


“Il massacro delle donne”. Good morning Calabria!

By suddegenere

In copertina, sul Quotidiano della Calabria, oggi campeggia il titolo: “Il massacro delle donne”.

E siamo a siamo a 28 donne uccise dall’inizio dell’anno. Le ultime tre in Calabria: Barbara Indrieri e Rosellina Indrieri (26 e 45 anni), figlia e madre, ammazzate per una vendetta trasversale di ‘ndrangheta a San Lorenzo del Vallo; e Andrea Marcela Iordache (neanche 20 anni) assassinata  per essersi rifiutata di tornare con l’ex convivente, a Strongoli. ...


Quando la confusione irrompe nella Sanità


La funzione pubblica dell'etica

Recensione di Miriam Iacomini all'e-book di Federico Sollazzo, Tra totalitarismo e democrazia: la funzione pubblica dell'etica, Tesionline, Arcore (MI) 2009

Il testo di Sollazzo Tra totalitarismo e democrazia: la funzione pubblica dell'etica ha il pregio di essere costruito in modo molto preciso e rigoroso: si parte dall'analisi filosofica delle due forme di governo che si sono 'fronteggiate' nel secolo scorso; si passa attraverso la restituzione critica del movimento della cosidetta Rehabilitierung der pratikschen Philosophie; e si conclude con un approccio alla questione relativa al rinnovamento etico-politico caratterizzato dallo sguardo dell'antropologia filosofica. Perchè, si legge, "non ha molto senso decostruire la comunità, se non si decostruisce l'individuo".

 

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Manifesto delle Donne Calabresi in Rete

La rete delle donne calabresi nasce dall’incontro spontaneo di donne del sud con un background di esperienze e pratiche diverse: un incontro spontaneo, ma non casuale, che indica l’esistenza di un sentire comune. Siamo donne che vogliono valorizzare le donne. Riteniamo che per realizzare un cambiamento sia necessario capire quali siano le ragioni culturali e sociali che portano all’autoconservazione del potere maschile ed alla sistematica esclusione del genere femminile nella vita pubblica. Vogliamo analizzare i meccanismi che portano al misconoscimento, alla marginalizzazione, allo sfruttamento delle donne nella nostra società, con particolare attenzione alla situazione delle donne meridionali.

 

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