"Metropolis", seconda edizione della Biennale d'arte a Paola

Dal 7 al 14 dicembre 2019 una mostra che valorizza l'opera di 35 artisti italiani e francesi

Nel V Centenario della Canonizzazione di S. Francesco di Paola, "Metropolis" è la bienanle d'arte curata dal maestro d'arte Milena Crupi in ricordo di un uomo che ha portato la fede agli ultimi e ai potenti, le sue opere di profonda carità senza distinzione o particolarità. 

Organizzata dall’associazione culturale Cesas “Centro studi artistici segantini”, la biennale è stata realizzata con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, del Comune di Paola, all'interno del complesso monumentale del S. Agostino a Paola, offrendo una particolare location alle opere di 35 artisti italiani e francesi. L’architettura gotica della chiesa di Sant’Agostino si presta, infatti, a fare da sfondo a quadri e installazioni che denotano il bisogno della città ad accogliere inedite espressioni di colori e forme. Inaugurata sabato 7 dicembre, l’esposizione si snoda quasi per l’intero perimetro della chiesa, raccogliendo opere di 35 artisti italiani e francesi.

 

Non vi troviamo un tema unificatore perché, piuttosto, si presenta come una finestra aperta sul mondo contemporaneo regalando al visitatore forte intensità emotiva ed etica. Temi e problemi dell’attualità, filtrati attraverso la sensibilità degli artisti, restituiscono una profondità emozionale, vibrante. Sensibilità che si traduce in vere e proprie sperimentazioni artistiche, o nel recupero di elementi classici come nella ritrattistica, in una forma d’arte informale o all’avanguardia - come spiega durante la presentazione il direttore artistico di quest’evento, Milena Crupi che ha anche spiegato le motivazioni e gli obiettivi dell’evento.

 

«”Metropolis” è adatto a ricordare un uomo straordinario come S. Francesco di Paola, uomo metropolitano prima che santo per come è riuscito ad abolire – ricorda il maestro d’arte - le barriere sociali tra gli uomini, ha accolto la diversità e la povertà contro ogni discriminazione, per come ha fatto rivivere interi villaggi». E infatti, questa seconda edizione della biennale rientra nei festeggiamenti del V Centenario della Canonizzazione di San Francesco.

La presenza di tante opere denota, inoltre, l’esigenza di valorizzare talenti artistici, soprattutto quelli provenienti dal territorio e, infatti, vi trovano espressione e giusta collocazione, originalità e riflessione concettuale. Una concentrazione di sfaccettature, intensità emotive, colori e forme che richiamano anche nuove esigenze espositive, altri spazi. E così la stessa Crupi avanza un’idea che ha raccolto l’interesse del sindaco Roberto Perrotta; quella di una “Casa della cultura” anche a Paola, con spazi espositivi che possano diventare permanenti.

Quale padrino d’eccezione, il maestro Franco Azzinari si è soffermato sulla formazione dell’artista talentuoso e ha espresso il suo apprezzamento al lavoro svolto dal direttore artistico.

 

Altro giorno impegnativo per la mostra sarà il 14 dicembre quando saranno premiati tre artisti votati da una giuria popolare e individuati da una Commissione presieduta da Boris Brollo, critico d’arte e consigliere dell’Accademia Belle arti di Venezia.